
Ingredienti per 4 persone
4 carciofi romani
100 g di quinoa
8 alici
Crema di Nero di Voghiera
2 spicchi di Nero di Voghiera
Mandorle tostate
1 limone non trattato
¼ di peperoncino
Sale grosso
Scorza di limone a cubetti precedentemente sbollentata
Olio di semi di arachide per friggere
Polvere di menta
Uvetta ammollata
Aglio Nero di Voghiera ridotto in polvere
Salsa di soia
Qualche foglia di menta
Procedimento
Pulite e spinate le alici, cospargetele di sale grosso dalla parte della carne e lasciatele marinare per 7 minuti. Sciacquate e congelate per almeno 24 ore.
Lessate la quinoa in abbondante acqua salata. Scolatela al dente e lasciate raffreddare.
In un pentolino, portate l’olio di arachide a una temperatura di 130 °C.
Pulite e mondate i carciofi, eliminando la peluria interna.
Schiacciate leggermente i carciofi in modo da far aprire le brattee, prestando attenzione affinché non si stacchino.
Friggete i carciofi a 130 °C per 10 minuti, fino a quando saranno cotti. Scolate e immergete in acqua fredda e ghiaccio per bloccare la cottura.
A parte spadellate la quinoa con peperoncino, aglio nero tagliato a cubetti, uvetta scolata, scorza di limone a cubetti e mandorle tostate. Regolate il sale.
Aggiungete all’insalata di quinoa le foglie di menta spezzettate.
Asciugate molto bene i carciofi e friggeteli una seconda volta in olio molto caldo, tra i 180 e i 190 °C, fino a quando risulteranno dorati e croccanti.
Tagliate le alici a pezzettini e conditele con olio Evo e qualche goccia di salsa di soia. Adagiate sul piatto l’insalata di quinoa, sistemate il carciofo con i petali verso l’alto.
Disponete le alici e la crema di aglio nero sulle brattee, cospargete con polvere di menta, una grattugiata di scorza di limone e polvere di aglio nero.
Infine decorate con piccole foglie di menta.
Grazie a Mattia Borroni, Alexander, Ravenna